Piante e fiori: belli alla vista ed utili in ... cucina!




Carissimi amici, come per consuetudine uso fare di domenica, vi propongo anche oggi un post del mio blog, ed oggi ho pensato di dedicarlo ai fiori, e alle piante. “Ma come” direte voi, “Rita si occupa di botanica e non di cucina?” No miei cari, amo sì la botanica, sono dotata di un grande pollice verde, ma cerco anche di capire come la botanica possa aiutare me e tutti voi anche in cucina! Proprio così, i fiori, le piante, il verde in natura, non è solo bello a vedersi ed utile all’ambiente, ma può essere spesso usato anche per la preparazione di ottime pietanze!

Oggi vorrei parlarvi della malva, un fiore davvero incantevole. La malva, Malva sylvestris, è una delle erbe spontanee più conosciute e più facilmente riconoscibili. Appartiene alla famiglia delle malvacee, e cresce spontanea in pianura ed in collina, nei campi incolti e sui bordi delle strade nelle regioni a clima temperato. Il periodo di raccolta è la primavera, quando è possibile raccoglierne i fiori di colore lilla e violaceo. La malva è tra le erbe selvatiche edibili più raccolte, per via delle straordinarie proprietà terapeutiche per le vie respiratorie e le mucose del corpo, dovute alla presenza di mucillagini che esercitano un’azione protettiva di pelle e mucose. La malva ha infatti proprietà emollienti ed antiflogistiche ed è efficace per lenire le infiammazioni dei bronchi e del cavo orofaringeo, nonché per contrastare tosse secca e grassa. Della malva è possibile raccogliere le foglie, che possono essere cotte ed aggiunte a minestre, zuppe, frittate e risotti oppure mangiate crude in insalata, ed i fiori, che possono essere utilizzati per preparare un decotto da utilizzare in caso di tosse, mal di gola e bronchi infiammati, ma anche per decorare i piatti più disparati, aggiunti all’impasto di pasta, gnocchi e biscotti.

E, se non lo sapete ancora, la malva è un fiore che nasce spontaneamente nelle aree verdi, creando a volte dei veri “orti” non voluti, quindi non vi sarà difficile trovarla! In più, questa pianta viene usata moltissimo in erboristeria e fitoterapia grazie al suo ampio contenuto di principi attivi, che vengono estratti dai fiori della malva e dalle foglie una volta essiccate. Quindi, se avete trovato la malva in giardino non temete, anzi raccogliete fiori e foglie e metteteli ad essiccare facendone conserva da sfruttare durante l’inverno. Realizzare un infuso a base di malva è davvero semplicissimo, sarà sufficiente portare a bollore una tazza di acqua di circa 250 ml e mettere al suo interno un cucchiaio di malva. In seguito, lasciamo in infusione per almeno 10 minuti prima di setacciare la nostra tisana con un filtro così facendo la nostra tisana è già pronta da bere calda oppure da lasciare freddare.

Ultima “chicca”: conservare fiore di malva in appositi sacchettini sarà di una grande utilità per poter profumare gli armadi, tutto in modo naturale, senza dover acquistare i classici profumini che sono solo di un odore artificiale, chimico.

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