Pasqua a tavola: le tradizioni napoletane




Buon sabato santo amici!

Domani sarà una giornata particolarmente sentita per tutti, al di là delle credenze religiose, la Pasqua, una giornata sentita da tutti come inno alla rinascita, alla pace ( cosa che ultimamente sembra un vero e proprio sogno, purtroppo ).

Una giornata però particolarmente sentita anche a tavola, dove le varie tradizioni regionali ci offrono vari piatti ricchi, abbondanti e di una bontà unica! Da buona napoletana però, io seguo la tradizione partenopea, e mi diletto spesso a preparare il famoso tortano … già ma cos’è il tortano e quali differenze presenta rispetto all’altrettanto famoso casatiello? Iniziamo con ordine!

Ecco, iniziamo col dire che il tortano è un vero rustico presente nella cucina da ben prima del 1500, evolvendosi ed arricchendosi poi nel corso dei secoli con ingredienti e preparazioni diverse e si prepara con un impasto simile al pane arricchito con uova, salumi, ciccioli e sugna. Un pasto che anticamente faceva parte della cucina povera, con ingredienti facilmente reperibili anche dalla fascia più povera della popolazione quindi, ma ingredienti che hanno un significato simbolico proprio per la festa pasquale: le uova ad esempio che sono le regine del piatto, rappresentano la nascita, i ciccioli ottenuti dall’uccisione del maiale sono simbolo di rinascita, per non parlare della forma di questo rustico ( tondo, significato allegorico per simboleggiare la corona di spine sul capo di Gesù ). La differenza tra tortano e casatiello? Semplice! Il tortano ha una crosta più soffice, liscia, mentre il casatiello ha le uova sode posizionate sopra ( con tanto di buccia ), con delle strisce di pasta sopra!

Tortano o casatiello che sia … mettiamoci all’opera, gustiamolo tutti e … Buona Pasqua a tutti!

La vostra Rita Fantasia in Cucina

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