Lievito: i diversi tipi per le diverse ricette!




Per chi, come me, ama profondamente la cucina, uno degli ingredienti che non deve mai mancare in casa è il lievito. Sì ragazzi, il lievito è un prodotto praticamente indispensabile per tantissime ricette, da quelle dolci a quelle salate! Pensate a ricette di pane, pizza, dolci, rustici, focacce e tante altre ancora: sarebbe impossibile prepararli senza una dose di quest’ingrediente così piccolo ma così importante.

Esistono tantissimi tipi di lievito, ognuno adatto ad una particolare ricetta: il classico lievito di birra in panetti, il lievito madre, quello secco in bustine, quello istantaneo … se non se ne ha una buona conoscenza, si rischia di entrare in confusione!

Prima di tutto, bisogna dire che il lievito è un fungo microscopico unicellulare. La sua particolarità sta nel fatto che è un organismo vivente, che con il suo utilizzo permette di trasformare gli zuccheri in glucosio, alcol e anidride carbonica. Lui, infatti, si nutre di zuccheri.

Il lievito di birra viene usato comunemente per ricette tipo pizze, pane, brioche e focacce e quando si utilizza è necessario aspettare che la lievitazione sia spontanea e fatta fuori dal forno, infatti i panetti di impasto che lo contengono vengono fatti riposare almeno fino al raddoppio del loro volume. Il tempo è sempre molto relativo perchè dipende principalmente dalla quantità utilizzata. Per attivare la lievitazione, scioglietelo nello zucchero, nel latte o nell'acqua tiepidi, e se c'è la necessita di aggiungere lo zucchero, fatelo solo quando si è già formato quasi l'impasto. Se volete invece utilizzare il lievito secco in granuli, quello che si vende in bustine, non è necessario che venga sciolto in nulla in quanto già è attivo. Esistono poi in commercio i lieviti istantanei sia per dolci che per salati che non necessitano di attese. Una volta aggiunti all'impasto possono essere subito infornati. Essi si usano soprattutto per torte plumcake, muffin, biscotti, pancake, focacce, ecc. In genere consiglio di aggiungere il lievito in polvere alla fine, setacciandolo assieme alle farine, in modo da eliminare i grumi e arieggiare il composto. L'ultima tipologia che voglio illustrarvi è il lievito madre: si tratta di un lievito naturale, che si può produrre anche in casa grazie ai rinfreschi, ma deve avere una gestione costante e attenta. Si utilizza principalmente per le lievitazioni fuori dal forno sia dolci che salate. La lievitazione ottenuta grazie alla presenza del lievito madre è molto molto più lenta, ma il risultato finale è molto più leggero e digeribile, quindi se vi state chiedendo quale lievito fa meno male, questa è la scelta giusta.

Commenti